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CELEBRAZIONE ECUMENICA AL 35° FESTIVAL DEL CIRCO DI MONTECARLO

È ormai una tradizione che durante il festival internazionale del Circo di Montecarlo la Chiesa Monegasca organizzi una grande celebrazione ecumenica sotto il tendone del Festival che vede riunite le comunità ecclesiali di diverse denominazioni presenti sul territorio della Costa Azzurra. Siamo nella Settimana di Preghiera per l’unità dei cristiani e le Chiese cattolica, luterana, armena, caldea, hanno offerto la loro preghiera confrontandosi con la Chiesa apostolica descritta nel libro degli Atti. Il tema, infatti, della settimana di preghiera era “uniti nell'insegnamento degli apostoli, nella comunione, nello spezzare il pane e nella preghiera”  (cfr. Atti 2, 42).
La Celebrazione è stata presieduta da S.E. Mons. Bernard Barsi, Arcivescovo di Monaco, con Mons. Luis Sankalé, Vescovo di Nizza, mons. Matthias König, vescovo ausiliare di Paderborn in Germania, il vescovo anglicano mons. David Hamid e mons. Vittorio Lupi che guidava una delegazione della Migrantes della Liguria, alla presenza di S.A.S. Alberto di Monaco, di sua sorella Stefanie e dei Ministri del Principato.

Alla celebrazione hanno partecipato  molti artisti circensi ed alcuni hanno offerto un saggio della loro arte come il nostro Flavio Togni (Circo Americano) vincitore del Clown d’oro che ha mostrato il suo numero di dodici cavalli in libertà. Non si può parlare di una “esibizione” così come di solito la vediamo in uno spettacolo di circo; è stato un atto religioso: mettere la propria vita e la propria cultura nelle mani di Dio. Lo si capisce dal fatto che gli artisti dopo il loro numero quasi fuggono dalla pista senza chiedere l’applauso perché non è per quello che hanno eseguito il loro numero, anche se, alla fine l’applauso lo ricevono sempre, ma chi ha compreso il senso della celebrazione a fatica un po’ battere le mani, ma vive la comunione con il lavoro dell’artista.

Tra i presenti c’era anche il vincitore del secondo clown d’oro: Bello Nock, un simpaticissimo e poliedrico clown americano. Al secolo “Demetrius Alexandro Claudio Amadeus Bello Nock”, è conosciuto semplicemente come “Bello” è nato a Sarasota (Florida), la città del circo dal padre svizzero (la famiglia del Circo Nock) e da mamma italiana, la signora Aurelia Canestrelli (la famiglia del Circo Lidia Togni e Circo Arbel); sposato con Jennifer da 23 anni è padre di tre figli Alex, Amariah e Annaliese,
I Direttori nazionali delle organizzazioni europee, cattoliche e protestanti, che offrono il servizio pastorale nel mondo del circo che sono riuniti in un Forum permanente, ogni anno utilizzano l’occasione monegasca per incontrarsi; al termine della celebrazione hanno consegnato a Bello un loro premio: una immagine della madonna che sotto il suo manto protegge il circo ed una Bibbia. La motivazione del premio si trovano nell’armonia, l’eleganza, l’abilità e la fantasia dei numeri presentati, ma i religiosi hanno voluto premiare soprattutto il rapporto istaurato con il pubblico, la capacità di trasmettere emozioni, di far nascere negli spettatori qualcosa di “bello”, proprio come il nome dell’artista.

Migranti Press 2011-2